“Apprendiamo dai media la conferma che dopo quasi otto mesi dalle elezioni comunali ci saranno ulteriori ritardi per la nomina delle Governance delle partecipate Nel caso di Sispi la mancata nomina degli organi di governance danneggia azienda e lavoratori, siamo fortemente preoccupati e affermiamo con forza che non potranno ricadere né su SISPI né sui lavoratori che rappresentiamo, eventuali responsabilità su disservizi e/o danni causati da tali incomprensibili ritardi”. Ad affermarlo sono Antonio Nobile segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani, Giuseppe di Giorgi e Giuseppe Militello Rsu Sispi Fim Cisl, Francesco Foti segretario generale Fiom Palermo e Antonio Flaccomio Rsu Sispi Fiom. “Lo scorso dicembre, durante un incontro con i sindacati, il sindaco Lagalla aveva condiviso e ritenuto legittime le nostre istanze, dando rassicurazioni circa la nomina in tempi brevi dei nuovi amministratori. Come abbiamo già avuto modo di far presente, i tempi di un’azienda come la SISPI che, ad esempio, deve mettere in atto quotidianamente tutte le difese necessarie a garantire la sicurezza informatica del Comune, non sono compatibili con quelli della politica. Per fare scelte strategiche, a breve e lungo termine, serve che l’azienda e quindi chi la governa abbia piena operatività per realizzare un piano industriale aggiornato alle nuove esigenze del Comune e della Città di Palermo”. I sindacati aggiungono “Il rischio, da noi già denunciato, è che si continui a perdere tempo prezioso sui temi del rinnovamento della digitalizzazione e dell’informatizzazione applicata ai servizi che il Comune eroga ai cittadini. Stanchi di questi ritardi, vorremmo capire quando sarà realmente possibile avviare l’iter per l’inserimento di nuove risorse in organico, con competenze e professionalità tecniche specifiche, per garantire il corretto turn-over e il potenziamento della società chiesto da tempo dai sindacati. Per queste ragioni, chiediamo al Sindaco e a tutta la politica comunale di trovare senza ulteriori indugi una soluzione sulla nomina del CDA SISPI”. Fim e Fiom concludono “visto il perdurare di tale insostenibile situazione, metteremo in atto tutte le azioni sindacali che riterremo necessarie a partire da un immediato e inevitabile dichiarazione di stato di agitazione”
Palermo 10/02/2023